La piattaforma web è stata progettata e sviluppata dal team ICT di Capitale Lavoro
La piattaforma web è stata progettata e sviluppata dal team ICT di Capitale Lavoro
La nuova fase della Transizione Digitale dell’area metropolitana di Roma passa per Fonte Nuova e Nazzano Romano. Sono questi, infatti, i primi due comuni, in ordine di tempo, che hanno adottato la piattaforma web progettata da Capitale Lavoro, nell’ambito del programma Smart Metro. Un programma con cui la Città metropolitana di Roma Capitale ha puntato all’innovazione tecnologica dei comuni del territorio, dotandoli di un portale sviluppato secondo le linee guida dell’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), che garantisce altissimi livelli di accessibilità.
A delineare le prime fasi del progetto uno studio preliminare, volto a evidenziare le necessità tecnologiche, informative e comunicative di un comune-tipo. Una volta stabiliti i bisogni, l’Area ICT di Capitale Lavoro ha poi sviluppato la nuova piattaforma in tecnologia open-source attraverso il CMS Drupal, considerato il sistema di gestione più adatto a soddisfare esigenze del genere.
Il nuovo sito, che garantisce alti livelli di usabilità e facilità di navigazione per tutti gli utenti, esperti e non, è strutturato in modo tale da rendere gli operatori comunali completamente autonomi nella creazione dei contenuti e nella gestione editoriale e amministrativa.
“La collaborazione dei Comuni che hanno già adottato il sito istituzionale fornito da Città Metropolitana tramite il programma Smart Metro dà un forte impulso anche al raggiungimento dell’obiettivo tecnico della nostra azienda, ovvero quello di inserire la piattaforma tra i prodotti in riuso nel Catalogo Nazionale su Developers Italia, considerato il punto di riferimento per il software della Pubblica Amministrazione”, afferma Ulderico Granata, Amministratore Unico di Capitale Lavoro.
“In questo modo sarà possibile anche ad amministrazioni esterne all’area metropolitana usufruire del nuovo portale, il tutto in un’ottica di collaborazione tra enti pubblici, come previsto dalle Linee guida per l’acquisizione e il riuso del software”.