L'apprendimento permanente come strumento per ridurre il mismatch e migliorare occupazione e competitività
L'apprendimento permanente come strumento per ridurre il mismatch e migliorare occupazione e competitività
La formazione che deve adeguarsi alla continua evoluzione del lavoro e delle professioni e l’importanza di creare un sistema di apprendimento permanente capace di rinnovarsi rapidamente. Obiettivo: ridurre il divario tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai lavoratori.
Se ne è parlato lo scorso novembre all’incontro organizzato dall'Ordine degli Avvocati di Roma, nella storica cornice della Suprema Corte di Cassazione, "Il ruolo della formazione e dell'apprendimento permanente come strumento per supportare il mismatch e per migliorare occupazione e competitività".
Tra i relatori anche il Direttore Generale di Capitale Lavoro, Antonio Rosati, che ha offerto una lucida analisi delle politiche del lavoro, evidenziando le ricadute negative del costo del lavoro in Italia e sottolineando il superamento dei Centri per l'impiego.
"Nel rinnovare le politiche del lavoro, vedo nell'impresa privata un partner cruciale”, ha sostenuto Rosati nel corso della tavola rotonda. “La mia proposta è di promuovere queste politiche attraverso strumenti moderni e su misura per i giovani. La collaborazione tra settore pubblico e privato credo sia fondamentale per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato, offrendo opportunità innovative e sostenibili per il futuro occupazionale”.
I relatori di spicco presenti al tavolo - tra cui Massimo Temussi, Presidente di Anpal Servizi, l'Onorevole Walter Rizzetto, Matteo Nevi di Assosistema Confindustria, Mario Gentiluomo della Confcommercio Roma, Nicola Patrizi di Federterziario e l'avvocata Luciana Delfini - hanno contribuito a tracciare un quadro completo delle sfide e delle opportunità legate al mondo del lavoro.
Il dibattito, moderato dall'avvocato Andrea Musti, consulente giuslavorista di Capitale Lavoro, ha toccato diverse tematiche, compresa l'analisi del mismatch a livello europeo e il ruolo chiave delle competenze certificate da organismi qualificati.
Le prospettive future hanno, invece, visto l'emergere di tematiche cruciali, tra cui l'analisi dei big data, delle tecnologie ambientali, della crittografia e della sicurezza informatica come motori trainanti della crescita occupazionale nei prossimi anni.
Il video completo del convegno è disponibile sul canale YouTube dell'Ordine degli Avvocati di Roma.